Corriere dell’Umbria
Il ministero ha dato il via alla procedura per l’IGP della Patata Rossa di Colfiorito. In arrivo il bollino europeo per la tutela del prodotto, il disciplinare di produzione è in Gazzetta Ufficiale. Da tempo è l’alfiere dell’altopiano e basta citarne il nome per far correre subito il pensiero a Colfiorito. Ben presto il nome della frazione folignate sarà anche il bollino di garanzia del prodotto: il ministero delle Politiche agricole, dando corso alla richiesta dall’associazione e ottenuto il via libera dalle Regioni Umbria e Marche ha dato il via alle procedure
per l’indicazione geografica della denominazione della patata rossa, che diventerà dunque Igp. In Gazzetta Ufficiale è stato dunque pubblicato il Disciplinare di produzione in cui sono descritte caratteristiche e modalità di coltivazione, ma anche la storia che lega la Patata rossa al territorio di Colfiorito. Una zona che travalica gli attuali confini amministrativi, a dimostrazione di come la storia sia un’altra punta di forza dell’altopiano e dell’Appennino che lo delimita. Oltre a Foligno, l’area di produzione riguarda infatti parzialmente anche i comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Sellano e nelle Marche Serravalle di Chienti, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Visso e Montecavallo. A fare la differenza è ovviamente il legame con l’ambiente.