E’ stato approvato alla camera il decreto legge 51/2015, contenente misure urgenti per il comparto agricolo, che stanzia 32 milioni di euro per il Piano olivicolo nazionale nel triennio 2015/2017. Ora il testo passa al senato. Il tesoretto per l’olivicoltura nazionale, che si aggiunge ai fondi europei e nazionali, oltre che a quelli relativi ai piani di sviluppo rurale, viene incrementato di 12 milioni di euro rispetto a quanto deciso dal consiglio dei ministri. Dopo l’approvazione definitiva, prevista prima della pausa estiva del parlamento, sarà il ministero delle politiche agricole a definire i criteri e le modalità di attuazione del piano di interventi. Nell’ambito del Piano olivicolo nazionale, gli aiuti agli agricoltori verranno erogati nei limiti del regime de minimis.
L’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 150 mila euro in base al regolamento comunitario 1408/2013. Obiettivo primario è «produrre di più e meglio» come spiegato da Colomba Mongiello, prima firmataria dell’emendamento che ha incrementato la dotazione finanziaria del Piano: «Abbiamo una legge che tutela l’olio ma se si continua così non avremo più olio da tutelare». Applauso unanime da parte della filiera olivicolo-olearia alla nuova misura. «Il parlamento ha dimostrato ancora una volta una spiccata sensibilità verso le problematiche di settore», ha dichiarato il presidente Unaprol, David Granieri, «c’è una volontà politica che supera gli schieramenti dei partiti e guarda più da vicino ai bisogni delle imprese».
Fonte: Italia Oggi