Centoquattro aziende agrumicole tra cui le più importanti op del settore, cinque Consorzi di tutela – Arancia Rossa di Sicilia IGP, Arancia Bionda di Ribera DOP, Limone Interdonato di Messina IGP, Limone di Siracusa IGP e Mandarino di Ciaculli – l’Associazione Limone dell’Etna e 34 tra associazioni di categoria, Amministrazioni locali, enti di ricerca e operatori del turismo relazionale: è questa la nutrita compagine dei sottoscrittori del patto che ha dato vita al «Distretto produttivo agrumi di Sicilia», versione più completa e aggiornata dell’ex Distretto dell’Arancia Rossa.
Scopo dell’organismo, riconosciuto ufficialmente dalla Regione Siciliana, è quello di valorizzare tutte le tipologie di agrumi prodotti nell’Isola e di elaborare e condividere strategie comuni a sostegno dell’intero comparto in termini di produzione, commercializzazione e distribuzione sia in Italia sia all’estero: in poche parole «fare sistema». Alla guida del Distretto c’è Federica Argentati, agronomo con un notevole bagaglio di esperienze nel campo della cooperazione e dei progetti di filiera. Con lei facciamo il punto su un settore che, nonostante le numerose eccellenze, non riesce ad affrancarsi definitivamente da una crisi divenuta ormai ciclica e causata, per larga parte, da fattori di ordine strutturale.
Fonte: L’Informatore Agrario