Presentata al Ministero della giustizia una proposta di disegno di legge sulla tutela dei prodotti alimentari, un testo che si propone di riformare l’attuale normativa introducendo nuovi reati in campo agroalimentare, per la maggiore tutela del consumatore. La proposta – frutto di mesi di lavoro della commissione ministeriale presieduta dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli – conta ben 49 articoli: è punita la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o marchi di qualità DOP e IGP contraffatti prevedendo delle aggravanti in caso di falsi documenti di trasporto o di simulazione del metodo di produzione biologica. Sono introdotti una serie di nuovi reati introdotto che vanno dal “disastro sanitario” (avvelenamento, contaminazione o corruzione di acque o sostanze alimentari con possibile diffusione di pericoli per l’utente) fino a “omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose” dal mercato (quando ciò possa arrecare lesioni gravi o morte e quando da tali comportamenti possano scaturire il pericolo di situazioni analoghe che mettano in pericolo la salute pubblica).
Nella relazione illustrativa che accompagna la proposta, si legge che “l’intento complessivo è quello di un intervento di riforma che poggi su di un programma di politica criminale adeguato alla gravità empirico-criminologica degli illeciti e all’importanza dei beni tutelati”. Per quanto riguarda le sanzioni, si prevedono pene dai due ai sette anni di reclusione e multe da 15.000 a 100.000 euro. Vengono previste anche pene accessorie, come l’interdizione temporanea dagli uffici delle persone giuridiche e delle imprese, nonché il divieto di qualsiasi azione, comunicazione commerciale e attività pubblicitaria.
Fonte: ilfattoalimentare.it