la Padania
L’agricoltura lombarda è malata, solo alcuni settori, ad iniziare da quello vitivinicolo e caseario, si salvano. È questa la fotografia del settore agricolo lombardo per il primo trimestre dell’anno. Un settore che soffre la bassa redditività delle coltivazioni, gli alti costi di produzione e la flessione della domanda. Per questo l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava intende promuovere un’azione forte con l’Europa soprattutto sul fronte della contraffazione e dell’elusione del marchio dei prodotti “made in italy”, due fenomeni che valgono 60 miliardi (il doppio del valore dell’export). «L’Ue deve darci una mano e capire che le modifiche paventate alla Politica agricola comunitaria potrebbero essere letali per la nostra economia. Rispetto alle drammatiche contrazioni dei consumi del mercato interno, il dato delle vendite resta positivo grazie all’export. Occorre impegnarsi, perché sui mercati mondiali non circolino prodotti che italiani non sono. Noi daremo regole rigide, ma sul tema dell’etichettatura e della tracciabilità la discussione si sposta sui banchi europei. La battaglia è lunga ma su questi punti non siamo disposti a mollare».
20130515_La_padania.pdf