Agrisole
Listini in crescita del 10-15% per la produzione dei Centro-Italia che ha ottenuto il marchio UE lo scorso anno. La filiera è composta da 130 allevamenti, 17 centri di macellazione e un centro di sezionamento la filiera composta oggi da 130 allevamenti, 17 centri di macellazione, un centro di sezionamento e 90mila capi adulti che può avere un enorme potenziale di sviluppo. È la filiera dell’Agnello del Centro Italia IGP che lo scorso anno ha ottenuto ufficialmente la certificazione IGP dall’Unione Europea, gettando così le basi per un’azione forte e congiunta di promozione della produzione che va di pari passo con la salvaguardia e il presidio del territorio. Ne è pienamente convinto Virgilio Manini, a capo dell’Associazione che oggi funge da Consorzio, ospitata presso la Camera di commercio di Grosseto. «Parliamo di un areale dove oggi insistono circa 700mila capi spiega Manini – distribuito tra Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e sulle colline e montagne dell’Emilia Romagna.
Un’ampia area dove i margini di crescita sono inevitabili a beneficio degli allevatori che, attraverso la certificazione, possono spuntare un prezzo superiore del 10-15% rispetto a quello di mercato, a cui va aggiunto il premio previsto dall’art. 68 della Pac. Fatto questo che crea una opportunità anche per l’azienda agricola dove l’allevamento di pecore non è il settore prevalente».