I Consorzio di Tutela dell’Agnello di Sardegna IGP e dell’Agnello del centro Italia IGP firmano un accordo per tutelare le carni IGP da eventuali frodi che porterà ad un polo di tutela e valorizzazione della filiera delle carni ovine nazionali
Un accordo per tutelare le carni di agnello IGP da eventuali frodi. È quello siglato dal Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna e dal Consorzio di tutela Agnello del centro Italia IGP (che ha sede a Grosseto), e che porterà ad un polo di tutela e valorizzazione della filiera delle carni ovine nazionali.
Grazie al nuovo accordo i due consorzi collaboreranno per mettere in campo attività di vigilanza e tutela delle rispettive IGP . «Una sinergia – si spiega – che da sola vale circa 80 milioni di euro di fatturato. È questo il valore espresso dalle aziende associate ai due Consorzi che insieme rappresentano il 75% delle carni d`agnello IGP prodotte in Italia. Le carni d`agnello tutelate dai due consorzi sono fra le più conosciute e apprezzate sulle tavole italiane e fanno da traino al settore delle produzioni di carne ovina nazionale».
Un accordo grazie al quale verranno messe in campo iniziative per rafforzare l`immagine del marchio e tutelare il prodotto. Il tutto si traduce in un`azione di controllo a livello locale e nazionale affinché nei banconi di vendita sia ben specificato se il prodotto è di origine nazionale e si enfatizzi il marchio IGP come garanzia della qualità e della prove- nienza. Insomma un modo per proteggere il prodotto nazionale e soprattutto far sì che la sua provenienza sia immediatamente riconoscibile.
«Un obiettivo finalmente raggiunto con successo – evidenzia il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Dopo un primo incontro nella sede dell`associazione Appia nel 2018 i rapporti fra i nostri consorzi sono stati sempre più frequenti ottenendo molti risultati. La sinergia fra Consorzi viene auspicata anche a livello ministeriale ed è necessaria perché, come abbiamo visto negli anni passati, grazie all`azione di rafforzamento della vigilanza abbiamo smascherato varie truffe per un giro di affari di oltre 10 milioni di euro sottratti ai pastori».
«In questo modo – sottolinea il presidente del Consorzio dell`agnello del Centro Italia, Virgilio Manini – gli agenti vigilatori dei Consorzi espleteranno la propria attività a tutela dei due agnelli con un azione sinergica e pianificata. Ricordiamo che la carne d`agnello è uno di quei prodotti che da sempre raccontano la cultura pastorale della Sardegna, delle regioni del centro Italia e della qualità legata all`origine geografica, riportando alla mente i colori, i profumi, e i sapori della tradizione. Due prodotti conosciuti anche per i valori nutrizionali che ne fanno i protagonisti e gli ambasciatori della dieta mediterranea».
Fonte: La Nazione