Corriere del Veneto
Boom a dispetto della crisi per l’aglio bianco polesano Dop (Denominazione di origine protetta): produzione in un anno aumentata di quasi nove volte, con un balzo dai 200 quintali del 2011 ai 1.750 dello scorso anno. Un risultato figlio della cura con cui lavorano i 30 imprenditori soci del Consorzio, impegnati su circa 70 ettari seminati. «Il mercato di riferimento resta quello dell’Italia settentrionale spiega Massimo Tovo, presidente del Consorzio “Aglio bianco polesano Dop” – circa il 60%o va alla grande distribuzione del Nord, ma aumentano le richieste anche da altre aree, specie dalla Francia». Una crescita impetuosa che va governata. Così il Consorzio, con l’azienda speciale «Mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina», organizzerà un convegno il 20 febbraio in Camera di commercio a Rovigo. Dalle 9 si confronteranno su attese e prospettive tutti gli attori della filiera, dai produttori ai consumatori, dai rivenditori ai ristoratori. I dati paiono dimostrare che vi sono nicchie nel settore primario anti-recessione. Un recente studio di Coldiretti tra i propri associati, per esempio, indica che i giovani imprenditori scelgono sempre più di investire in agricoltura.