Secolo d’Italia
Nel 2013 è crollato il consumo di carne degli italiani con un taglio del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. Un altro dato che la dice lunga sugli effetti della crisi e delle politiche di austerity che hanno inciso soprattutto sulle famiglie e il ceto medio. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che uno degli effetti più evidenti della crisi è il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. A farne le spese è stata soprattutto la carne rossa. Quasi un italiano su tre (32 per cento) a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta, mentre solo il 18% dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo con primo, secondo, contorno e dolce o frutta. A cambiare non è stato solo il menu tipo, ma anche la modalità di fare la spesa con ben 26 milioni di italiani che vanno a caccia dei prezzi più bassi facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi senza rinunciare alla qualità come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dal contadino. Quasi due italiani su tre – sottolinea la Coldiretti – tagliano sulla spesa, con il 62% che confronta con più attenzione del passato i prezzi, il 56% che fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, e oltre la metà (51%) che va a caccia dei prodotti a basso prezzo. Si assiste anche a una proliferazione di forme innovative e curiose di risparmio con la diffusione dei gruppi di acquisto solidali (Gas) che coinvolgono il 18,6% degli italiani, quasi 7 milioni di persone, di cui quasi 2,7 milioni in modo regolare. Ma si è anche verificato continua la Coldiretti – il boom degli acquisti e dei confronti dei prezzi sul web o addirittura il “carpooling” della spesa con un numero crescente di persone che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all’ingrosso agli ipermercati fino ai discount.
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