La Cina vanta ben tre padiglioni ufficiali, come estensione impegnata è seconda solo alla Germania e ha coinvolto un’ampia serie di imprese cinesi presenti all’Expo 2015, tutte impegnate (alcune per la prima volta) a far riconoscere la forza del brand oltre i confini del Paese.
Ma la giornata, con tanto di visita al China Pavillion, cuore della presenza di Pechino all’Expo 2015, ha dato il senso del cammino comune fatto in tutti questi mesi, a partire dai centri in cui è stata costruita questa partecipazione cinese: Pechino, Shanghai, GuangZhou, Chongqing. Sono alcuni dei luoghi dai quali sono partite tutte le aziende cinesi che hanno partecipato all’avventura italiana. Ieri, a guidare la delegazione, il vice premier WangYang, uomo di punta della nomenclatura di Pechino. Non è casuale.
L’Expo 2015 è il posto giusto per un test e il vice premier – un grande fan dell’innovazione – lo ha ricordato nel discorso introduttivo. Italia e Cina posso collaborare moltobene suvari aspetti. Obiettivo della Cina, dunque, sarà quello di vedere al termine di questi sei mesi di Expo quali saranno i frutti di questa impresa italiana.
Con Wang Yang il Ministro dell’agricoltura cinese che oggi insieme al Ministro italiano Maurizio Martina sarà al Forum sulla sicurezza alimentare organizzato dall’Ice. Nato aPechino, l’evento si terrà a Milano, volutamente a ruota rispetto al giorno della Cina all’Expo 2015.
Fonte: Il Sole 24 Ore