Dal 19 al 21 settembre arriverà ad Alba il Forum mondiale sull’enoturismo: “La Global conference è una grandissima occasione – dice l’assessora al Turismo del Piemonte, Vittoria Poggio – una vetrina di promozione internazionale per i nostri territori e per tutto il Paese. Il turismo del vino sta registrando flussi notevoli, che si stanno delocalizzando. In Italia abbiamo un grande vantaggio, il poter contare sull’abbinamento virtuoso della gastronomia con il vino.
Questo è uno degli aspetti che ha convinto Unwto (il World Tourism Organization delle Nazioni Unite, ndr) a scegliere il Piemonte. Ecco, mi aspetto che in tutto il mondo per una settimana si parli delle nostre meravigliose terre di Langhe, Roero e Monferrato, e di quelle peculiarità che rendono questi territori unici, originali ma soprattutto autentici”. Un appuntamento fondamentale, quindi, una grande vetrina che “ha tre parole chiave: sustainability, creativity e communication. La sostenibilità ora più che mai deve essere messa al centro non solo del processo produttivo dei vini, ma anche della commercializzazione. La sostenibilità però passa anche dalle mani del turista che deve acquisire maggior consapevolezza. La creatività non è solo nel modo di presentare il proprio vino, ma anche nel creare nuovi abbinamenti enologici. La comunicazione, infine, è un ambito su cui stiamo lavorando molto, anche in campo social”, conclude Poggio.
Per Roberta Garibaldi, amministratrice delegata di Enit, “questa conferenza annuale rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di sviluppare i temi legati all’enogastronomia e riunire gli esperti mondiali di un settore in crescita per lavorare insieme e trovare soluzioni concrete per potenziare il turismo italiano. Un turismo che muove il 13% del Pil trova in un appuntamento come questo humus come abilitatore determinante verso un futuro più sostenibile, inclusivo e resiliente”. Le Langhe, in particolare, rappresentano quell’Italia piena di meravigliose zone a spinta enoturistica: “La vocazione del territorio italiano per l’enogastronomia – conclude Garibaldi – risponde alla sua variegata poliedricità. Parliamo, infatti, di un ecosistema in cui prendono vita le forme più esaltanti della magnificenza sensoriale. Il momento storico ci consente di rivedere, sotto una luce rinnovata, determinate località che rappresentano una riserva di luoghi e di vita e che restituiscono una dimensione nuova, salutare, in cui non solo è bello vivere, ma è anche possibile allenare l’immaginazione”.
“L’enoturismo rappresenta un’eccellente opportunità per le destinazioni di diversificare e migliorare la catena del valore del turismo, promuovere lo sviluppo rurale e la rivitalizzazione di molte aree che possono essere colpite dallo spopolamento e dall’esclusione sociale – scrive su Il Gusto Zurab Pololikashvili, segretario generale dell’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) da gennaio 2018 – Lo sviluppo dell’enoturismo crea ulteriori opportunità di reddito grazie ai suoi collegamenti con l’artigianato, la natura, la gastronomia e l’agriturismo. Avendo individuato il suo vantaggio competitivo, sempre più destinazioni in tutto il mondo stanno cercando di posizionarsi come destinazioni per l’enoturismo“.
Una due giorni di lavori che è anche l’occasione per visitare le Langhe e il Piemonte.
Fonte: La Repubblica