Italia Oggi
Il fronte mondiale anti Dop perde un altro pezzo. Dopo un primo accordo politico nel 2012, la settimana scorsa la Commissione Ue ha definito i dettagli tecnici del trattato di libero scambio con Singapore, che prevede tutela rinforzata per le Dop e le Igp europee, anche se non da subito. La città stato asiatica, poco più di 5 milioni di abitanti con il terzo reddito pro capite al mondo, aveva già i dazi a livello zero per la maggior parte delle importazioni agroalimentari, visto che per il suo fabbisogno dipende essenzialmente dall’estero. Ma era anche nel novero di quegli stati (come Usa, Australia e Canada) ostili al riconoscimento dei prodotti europei a indicazione geografica in sede Wto.
Singapore è inoltre parte del negoziato commerciale tra Usa e potenze asiatiche (Tpp, Trans pacific partnership) e «il risultato ottenuto», ha assicurato il commissario uscente all’agricoltura Dacian Ciolos, «costituirà un punto di riferimento importante perle future trattative commerciali nell’area».