L’Unione europea e il Giappone hanno raggiunto un’intesa di massima sui contenuti principali di un accordo di partenariato economico che aprirà il mercato, nel Paese del Sol Levante, alle principali esportazioni agricole comunitarie. A renderlo noto è stata la Commissione europea informando che il testo definitivo dell’accordo è atteso entro la fine di luglio.
La Commissione procederà poi alla verifica giuridica e alla traduzione dell’accordo che per entrare in vigore dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e da tutti i parlamenti degli stati membri. “L’intesa- ha commentato Phil Hogan – commissario europeo allo Sviluppo rurale – è vantaggiosa per entrambi i partner, ma rappresenta una vittoria per l’Europa rurale. I dazi sulle esportazioni vinicole scompariranno dal primo giorno di entrata in vigore dell’accordo e questo significa, per i produttori di vino, un risparmio di 134 milioni di euro l’anno.
Ma ad essere tutelate saranno altre duecento indicazioni geografiche dell’Ue, tra le quali anche il Parmigiano Reggiano DOP, che potranno beneficiare in Giappone dello stesso livello di protezione di cui godono in Europa”. Secondo l’intesa di massima raggiunta verranno inoltre rimosse o ridotte le tariffe per le esportazioni di carni suine e bovine, formaggi e prodotti lattiero caseari, latte scremato in polvere, additivi, ma anche le tariffe per altri prodotti alimentari e agricoli trasformati quali pasta, cioccolata, confetture, biscotti e conserve di pomodoro.
“Quella dell’accordo di massima – ha commentato Giorgio Mercuri, coordinatore di Agrinsieme – è una notizia positiva per l’agroalimentare europeo ed italiano. Il Giappone, che è la quarta economia al mondo, si presenta come un mercato ricco con consumatori molto esigenti, continuamente alla ricerca, di prodotti di nicchia e di assoluta qualità e che hanno finora mostrato grande interesse per l’eccellenza del made in Italy agroalimentare. Importante, a quanto si apprende, anche il capitolo sulla tutela dei prodotti a denominazione, in quanto saranno riconosciuti e tutelati oltre 200 prodotti europei, tra cui Parmigiano Reggiano DOP, Asiago DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP”.
Soddisfatta anche Assocarni: «L’accordo consentirà di aumentare le esportazioni di carne bovina dall’Ue grazie ad un abbattimento dei dazi dal 38,5% al 9% e a un sempre maggiore smantellamento delle barriere sanitarie, peraltro già iniziato in fase di negoziato. L’Italia ha già ottenuto l’autorizzazione per esportare carni bovine fresche e frattaglie bovine fresche, mentre è invece in fase conclusiva la trattativa per autorizzare anche le esportazioni di prodotti a base di carne bovina”.
Più critica, invece, la Coldiretti: “Come purtroppo era prevedibile sul nuovo accordo commerciale con il Giappone pesano le concessioni accordate nell’ambito del trattato con il Canada, con l’esclusione dalla tutela della stragrande maggioranza delle denominazioni made in Italy riconosciute dall’Unione europea e la coesistenza, sui mercati esteri, dei marchi privati già registrati con quelli a Indicazione Geografica. Su un totale di 3.154 denominazioni dell’Unione europea, quelle tutelate sono appena il 6%”.
Fonte: Gazzetta di Parma