Italia Oggi
Accordo raggiunto sul pacchetto qualità, l’insieme di norme ad hoc per i prodotti a indicazione d’origine presentato nel dicembre 2010 dalla Commissione Ue. Dopo un lungo negoziato, Parlamento e Consiglio hanno trovato un’intesa che sarà definitivamente ratificata nella seduta plenaria di Strasburgo di settembre. Le nuove regole prevedono un iter più breve per l’iscrizione al registro europeo Dop, Igp e Stg e un raffòrzamento della protezione «ex-officio» per tutelare i prodotti dalla contraffazione, che già esisteva di diritto, ma di rara applicazione concreta. Invece di applicore due regolamenti come in passato, il pacchetto qualità, soprattutto la versione modificata
dal Parlamento, prevede obblighi più rigorosi da parte degli Stati membri, come ad esempio l’indicazione specifica di un’autorità incaricata dei controlli.L’accordo prevede, inoltre. una procedura semplificata per la sostituzione di denomina ion registrate senza riserva del nome (come la Pizza napoletana), un’indicazione facoltativa «prodotto dell’agricoltura di montagna», che in futuro potrebbe essere seguita da etichetta analoga per le isole, e l’estensione della lista di prodotti ammissibili a certificazione europea, con l’inclusione di prodotti come il cioccolato. A restare fuori dall’intesa è la facoltà per i consorzi Dop di programmare l’offèrta, dopo che il «pacchetto latte» l’aveva autorizzata per i formaggi. L’Europarlamento ne aveva fatto un punto di principio, appoggiato da Italia, Francia e Spagna, ma la maggioranza degli Stati membri si è pronunciata contro. Il discorso però non è chiuso. «La battaglia continuerà», ha detto il presidente della commissione agricoltura del Pe, Paolo De Castro, «all’interno del regolamento sull’Ocra unica, parte integrante del dossier di riforma della Pac». «Con questo accordo», ha commentato la relatrice Iraxte Garda Perez, «abbiamo mostrato senso di responsabilità, approvando regole più chiare e severe a protezione dei regimi di qualità»