Dichiarazione del Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, Stefano Zanette, sulla conclusione del trilogo “on geographical indications and quality schemes”.
Credo che il compromesso raggiunto dai rappresenti del Consiglio, della Commissione e del Parlamento Europeo, per quanto riguarda la revisione delle norme relative alle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea, rappresenti quanto di meglio si potesse ottenere in questo momento.
Credo infatti che la riforma risponda ad alcune esigenze fondamentali del mondo delle IG: in primis la definizione del ruolo delle Associazioni di produttori e di quelle “riconosciute”, in particolare; ma ha anche il pregio di aver introdotto delle novità in tema di Nomi a dominio, ancorché limitatamente ai nomi di primo livello con codice paese stabiliti nell’unione; per non parlare della soluzione relativa alle Menzioni tradizionali e ai loro possibili conflitti con le Indicazioni Geografiche
In ogni caso, permangono buoni motivi per ritenere che, se non ci fosse stata un’aprioristica avversione al progetto da parte di alcuni soggetti – che fino all’ultimo hanno cercato di boicottare l’iter normativo della riforma – si sarebbe potuto lavorare maggiormente sul merito e migliorare, in questo modo, alcuni contenuti del testo, come ad esempio regolamentazione relativa all’uso delle IG come ingrediente negli alimenti trasformati preimballati.
Lasciatemi quindi ringraziare per il lavoro svolto il Ministro dell’agricoltura spagnolo Luis Planas Puchades, che ha saputo far sintesi, con questo compromesso, delle posizioni dei governi dei 27 paesi della UE; il Commissario Europeo Janusz Wojciechowski e tutti gli uffici della Commissione UE, primi promotori della riforma ed il relatore al Parlamento Europeo, Paolo De Castro che con pazienza e competenza – assieme ai relatori ombra e al suo staff – ha lavorato sul testo.
Fonte: Consorzio di tutela della DOC Prosecco