A otto anni dalla registrazione del marchio europeo, le Acciughe Sotto Sale del Mar Ligure IGP, una delle quattro certificazioni liguri continuano a essere introvabili. Quello che è stato faticosamente ottenuto a costo di riunioni, incontri, viaggi a Bruxelles, pubblicazioni, è un marchio fantasma. Tanto che in molti se lo sono dimenticati. A segnalare questa strana vicenda sono alcuni turisti stranieri: un gruppo di pensionati in arrivo della Germania con un viaggio in pullman granturismo, attirati dal clima e anche dalla buona tavola. «Volevamo fare un po’ di acquisti di prodotto certificati, così abbiamo comperato vasetti di pesto e bottiglie d’olio. Ma quando ci siamo messi a cercare le acciughe sottosale, abbiamo scoperto che non esistono». Una circostanza che è ben nota alla Camera di Commercio, titolare delle funzioni di controllo sulla Indicazione Geografica Protetta.
«E’ vero, il prodotto non ha avuto la fortuna sperata. Noi, del resto, come Camera di Commercio abbiamo fatto tutti i passaggi necessari per riuscire a ottenere il marchio europeo – racconta Sergio Carozzi, responsabile Unioncamere Liguria– ma se poi nessuno prepara le acciughe sottosale, non possiamo farci nulla. Adesso c’è una piccola azienda (la Mare Mosso di Casarza, ndr) che forse inizierà a fare qualche stock di Acciughe Sotto Sale del Mar Ligure IGP.
Resta il fatto che la produzione 2015 di Acciughe Sotto Sale del Mar Ligure IGP è stata di 60 chili. Ovvero praticamente nulla». Il problema, stando a quanto spiegano pescatori e imprese di produzione, è che le acciughe igp hanno un costo troppo elevato e la stessa preparazione e conservazione sono considerate poco remunerative. Il disciplinare, ad esempio, richiede che le acciughe vengano salate usando contenitori di legno e prevede un costante controllo della filiera segue quindi il prodotto atto al confezionamento. Inoltre i pesci devono essere di taglia massima di 20 centimetri e la vendita può avvenire solo nelle celebri ma costose arbanelle di vetro. Severe, poi, le norme sulla salatura, il campionamento, la verifica sul prodotto in conformità alle caratteristiche organolettiche.
Fonte: ilsecoloxix.it