Venerdì 16 marzo, il direttore generale di Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, parteciperà in qualità di docente alla terza giornata della prima edizione della winter school della Fondazione Banfi “Sangiovese 2.0″, presieduta da Attilio Scienza e diretta da Alberto Mattiacci, che si svolgerà a Montalcino, dal 14 al 16 marzo 2018. Il corso si svolgerà nelle aule del complesso di S. Agostino a Montalcino, ed è curato dai docenti della Faculty Sanguis Jovis, con il coinvolgimento, in qualità di esperti tecnici esterni, di alcuni dei maggiori esperti delle discipline coinvolte (fra cui anche sceneggiatura cinematografica, autorialità televisiva) che spiegheranno le tecniche dello storytelling anche attraverso l’analisi di esperienze reali.
I docenti Attilio Scienza, Mauro Rosati, Giovanni Ciofalo, Silvia Leonzi, Valerio di Paola, Alessandro Militi svilupperanno il tema “Comunicare il Sangiovese con il digitale” attraverso il racconto del territorio e l’esperienza delle IG, spiegando storia, evoluzione e logiche di funzionamento dei SNS (Social Network Sites), gli assiomi della comunicazione 2.0, gli strumenti e le strategie di pianificazione social attraverso Case Histories: epic win ed epic fai.l
Una delle caratteristiche principali dei mercati del vino contemporanei è l’elevato contributo di valore riconosciuto alla componente intangibile della bottiglia. Per questo il corso intende incrementare nei partecipanti la consapevolezza di questo aspetto, far conoscere su quali variabili di gestione aziendale esso impatti e fornire loro le competenze necessarie per la sua generazione, in particolare nell’ambiente digitale social e con riferimento alle produzioni del Sangiovese.
La gestione dell’intangibile vuol dire qui creare senso compiuto intorno a un coacervo di concetti solitamente gestiti, nel mondo del vino, in modo più o meno coordinato, spesso stereotipato, talvolta confuso: territorio, tradizione, storia ed epopee, famiglie e comunità, avventure, speculazioni, visioni e ancora: il savoir faire, il genius loci che viene dalla terra e tutto ad essa lega e connette, i volti e le facce che questa lavorano.
Fonte: Fondazione Banfi