Tutto da definire, ma il risultato della due giorni al Santa Maria della Scala non è da sottovalutare. Effetto di una riunione riservata, un colloquio a quattro, nelle stanze affrescate dell’antico Ospedale.
Dopo l’intervento sul palco, il ministro Gian Marco Centinaio si è appartato con il sindaco De Mossi, con Mauro Rosati, regista dell’evento e direttore di Qualivita, e con Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione Prima. Argomento, come rendere strutturale la vocazione all’agroalimentare e al turismo di Siena, coniugando cibo e arte, vino e architettura, gusto e bellezza. In una sorta di percorso plurisensoriale che è la nuova frontiera per attirare investitori e visitatori.
Lo stesso ministro ha tenuto a rimarcare che «una percentuale sempre crescente di turisti sceglie l’Italia per i prodotti tipici e segue itinerari sia artistici che eno-gastronomici, uscendo dal solito tour Roma-Venezia-Firenze-Pompei». Siccome Siena è una tappa cruciale nella nuova mappa delle eccellenze tricolori, sia per il Governo che, soprattutto, per la nuova amministrazione comunale, bisogna sfruttare il vento favorevole e la convergenza di intenti, per prendere il largo.
Fonte: LA NAZIONE