Nel 2020, il comparto del Prosciutto Toscano DOP, che conta 20 aziende e circa 4.000 addetti tra lavoratori diretti e nell’indotto, ha visto diminuire la produzione del 16%, a causa del Covid.
Cala la produzione di Prosciutto Toscano DOP: secondo i dati forniti dall’ente di certificazione IFCQ, nel 2020 le cosce salate sono state 299.000, un dato inferiore del 16% a quello 2019, quando le cosce salate erano state 357.000. Questa differenza è legata principalmente all’emergenza sanitaria da Covid-19: il Prosciutto Toscano DOP, infatti, ha risentito della significativa contrazione del canale ho.re.ca., penalizzato dalle chiusure, e della diminuzione, soprattutto nei primi mesi della pandemia, del banco taglio.
Nel 2020, il fatturato al consumo fatto registrare dal comparto del Prosciutto Toscano DOP – sono 20 le aziende associate al Consorzio, con 1.500 addetti diretti e altri 2.500 lavoratori legati all’indotto – è stato di circa 46 milioni di euro. Il calo rispetto al 2019, quando il giro d’affari al consumo era di circa 55 milioni, è del 16,3%.
GDO e cash & carry sono il principale canale di distribuzione del Prosciutto Toscano DOP: insieme, incidono per l’80% del turnover del comparto Ho.re.ca. e piccoli dettaglianti rappresentano il restante 20%. All’interno del circuito della grande distribuzione organizzata, il banco taglio totalizza il 60% delle vendite di Prosciutto Toscano DOP. Il calo del banco taglio è stato parzialmente compensato dalla crescita del segmento del pre-affettato: una tendenza in atto già da alcuni anni ma che ha subito un’accelerazione nel 2020, per effetto del Covid-19. Più precisamente, lo scorso anno sono state prodotte oltre 3.149.000 vaschette: l’incremento, rispetto al 2019, quando la produzione ammontava a 2.968.000 vaschette, è stato del 6,1%.
Questa referenza è stata premiata dai consumatori perché pratica, sicura, ad alto contenuto di servizio e perché velocizza l’acquisto; la crescita del segmento del pre-affettato ha beneficiato anche del boom dell’e-commerce, nel caso delle insegne GDO. La pandemia ha influito anche sull’export del Prosciutto Toscano DOP: dopo un 2019 positivo, il 2020 ha fatto registrare un rallentamento nell’ordine di grandezza del 10%. Sul totale del turnover del comparto, l’export incide per il 15%.
A livello geografico, le vendite di Prosciutto Toscano DOP sono così ripartite: 70% area UE e 30% area extra UE. I principali partner commerciali europei sono la Germania e i Paesi del Nord Europa. Una destinazione importante è il Regno Unito dove, fino al 31 dicembre 2020, è rimasto in vigore un regime transitorio: il Consorzio monitorerà con attenzione l’evoluzione della situazione, con riferimento alla Brexit. Per quanto riguarda l’area extra UE, i Paesi dove il Prosciutto Toscano DOP riscuote il maggiore successo sono, nell’ordine, Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
Fonte: Consorzio del Prosciutto Toscano