Nell’ambito del progetto europeo LIFE The Tough Get Going (LIFE TTGG), Fondazione Qualivita, in collaborazione con Consorzio tutela Grana Padano, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, oriGIn, Enersem e CNIEL, organizza per il giorno 18 novembre 2021 alle ore 15.00, un Webinar dal titolo “LIFE TTGG – soluzioni di efficienza applicate alla filiera del Grana Padano”.

In attesa dell’iniziativa riportiamo di seguito una scheda sintetica di presentazione dei principali interventi che raccontano i primi risultati del progetto a supporto della filiera lattiero-casearia DOP.

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Il progetto  Life TTGG

Jacopo Famiglietti, Coord.Scientifico LIFE TTGG – Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano

La Commissione europea ha stabilito obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra e il degrado ambientale, come parte del Green Deal europeo. Come è noto il settore alimentare è una fonte significativa di emissioni di gas serra, responsabile del 30% delle emissioni totali dell’Unione. Con la strategia Farm to Fork, il cuore del Green Deal europeo, la Commissione mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare sostenibile. L’approccio a ciclo di vita e le iniziative ad esso associate, come la metodologia europea “Environmental Footprint”, sono sempre più necessarie per guidare correttamente la transizione. In linea con le strategie europee relative al settore agro-alimentare, il progetto LIFE TTGG nasce dalla sinergia tra università, start up, aziende produttrici, enti di formazione e ricerca italiani e francesi, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei processi produttivi dei formaggi in Europa, ridurre l’impatto ambientale (con approccio a ciclo di vita) e ottenere così una produzione e un consumo più sostenibili. In particolare, il progetto intende: sviluppare un software di supporto alle decisioni ambientali; applicare le migliori tecniche disponibili nell’intera catena di approvvigionamento mediante l’implementazione di un software dedicato.

 

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Produzione di latte, indicatori ambientali e scenari di mitigazione

Federico Froldi, Ph.D. – Università Cattolica del Sacro Cuore

La parte iniziale della presentazione di UCSC sarà focalizzata sulla procedura di campionamento delle stalle, la raccolta dei dati e la loro elaborazione focalizzando l’attenzione sull’interpretazione metodologica della PEF e sulla sua applicazione. I risultati verranno esposti sottolineando le categorie di dati e le categorie di impatto maggiormente interessate da quali sarà possibile introdurre le misure di mitigazione investigate e proposte per contenere e ridurre gli impatti ambientali. A tal proposito sono state individuate 6 misure di mitigazione a diversi livelli, tra i quali una corretta gestione della mandria allevata, degli effluenti di allevamento e della qualità degli alimenti. L’approccio metodologico adottato ha portato all’individuazioni di criticità che possono essere superate al fine di una migliore stima dell’impatto ambientale nella produzione del latte.

 

Misure di efficienza energetica in caseificio

Matteo Muscherà, Ingegnere – Enersem

L’esperienza del progetto LIFE TTGG sul Grana Padano ha portato alla luce interessanti opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica del caseificio. L’analisi dello stato di fatto ha evidenziato una grande variabilità nel campione dei caseifici visitati, dovuta anche ad alcune peculiarità della lavorazione casearia.
In termini generali, tra tutte le misure di efficienza energetica identificate e quantificate, ricoprono un ruolo rilevante i recuperi termici e l’efficientamento dei gruppi frigoriferi. In particolare, recuperare il calore del siero scaricato dalla fase di trasformazione del latte e recuperare parte del calore di condensazione dei gruppi frigoriferi dei magazzini di stagionatura risultano gli interventi potenzialmente più interessanti. Il software EDSS, in fase di sviluppo, permetterà ai consorziati di quantificare i potenziali risparmi energetici ed economici conseguenti all’applicazione di queste misure di efficienza, cucite su misura sul proprio caseificio. Inoltre, il recente coinvolgimento nel progetto di altri Consorzi come Asiago e Provolone Valpadana ha già dimostrato la versatilità del sistema, che ben si adatta a diverse realtà produttive.

 

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Il ruolo del packaging nella prevenzione dello spreco alimentare nella filiera lattiero casearia

Carlo Proserpio – Politecnico di Milano Dip. Design

Ogni anno in Europa 88 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate, si tratta di 173 chilogrammi di rifiuti alimentari per persona (Fusion, 2016). Sprechiamo più del 20% del cibo totale prodotto! Dove? L’ambito domestico risulta essere quello critico: più della metà del cibo sprecato viene generato dal consumatore. Lo spreco alimentare è un problema etico con ricadute economiche ed ambientali. Inconciliabile con l’ambizioso Green Deal Europeo. Anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa dall’ONU con l’obiettivo 12 “consumo e produzione responsabili” indica la necessità, entro il 2030, di dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari.In questo quadro, il packaging ricopre un ruolo fondamentale: rappresenta (se ben progettato!) lo strumento più appropriato per prevenire lo spreco dei cibo. Sulla base dell’analisi effettuata nel progetto Life TTGG e relativa a 120 soluzioni di confezionamento vengono proposte alcune linee d’azione per incrementare il ruolo del packaging nella prevenzione del food waste.