Oltre 15mila accertamenti, mille violazioni 1 risultati del consuntivo 2011 di Valoritalia
Era l’agosto del 2009 quando in Italia, per rispondere alle normative europee sull’obbligo della terzietà del sistema dei controlli perla certificazione dei vini di qualità, creava Valoritalia. Un lavoro svolto fino a quel momento perla maggior parte dagli stessi Consorzi di Tutela che i nuovi regolamenti Ue rendevano appunto inidonei in quanto si rischiava di confondere i ruoli di giudice e
giudicato. Proprio in questi giorni è stato presentato a Roma il consuntivo dell’attività 2011 di Valoritalia che, lo ricordiamo, proviene dalla messa in comune dell’esperienza di due diverse realtà: Federdoc e Csqa Certificazioni. Il loro lavoro sinergico offre una radiografia completa del Vigneto Italia che ovviamente, sia attraverso la pubblicazione cartacea che mediante il portale, è a disposizione degli addetti ai lavori. Si tratta di una massa di informazioni che fornisce notizie esaurienti sui reali volumi di una prodotti in vendemmia, sulla quantità di vino ottenuto, su quanta parte di questo vino venga poi concretamente imbottigliata, sull’ammontare delle giacenze e su dove queste si trovano.
Sotto la lente di ingrandimento sono quindi finite 183 denominazioni (44 Docg e 139 Doc) per una copertura di circa il 75% della produzione a denominazione del nostro Paese. «Si tratta di una superficie di 163mila ettari-ha spiegato Ezio Pelissetti, Consigliere Delegato del reparto Regolamentato – che, tanto per rendere un’idea, corrisponde a quella di 226.388 campi di calcio posti uno accanto all’altro. Il tutto per una produzione che si attesta intorno ai 12,5 milioni di ettari che corrispondono a 8 milioni di ettolitri divino imbottigliato, in pratica oltre un miliardo di bottiglie da 0,75. Un quantitativo che sarebbe in grado di riempire 75mila tir, creando una fila di oltre 1.000 km, in pratica da Torino a Taranto». Ma il lavoro di Valoritalia si centra anche e soprattutto sui pareri di conformità: nel 2011 ne sono stati emessi oltre 200mila, con 15mila ispezioni tra vigneto e cantina. E sono meno di 1.000 le non conformità rilevate, spesso legate alle problematiche inerenti le etichettature. Insomma, un controllo certosino che pone l’Italia in una posizione di leadership in questo contesto. Una buona notizia soprattutto per i consumatori che, quando acquistano una bottiglia a denominazione di origine, sanno di poter contare su un sistema di controlli capillare ed efficace.
Serve un’agenzia per la qualità europea
In questi giorni Bruxelles è divenuta l’headquarter di trattative, meeting e vertici che hanno l’obiettivo di cercare soluzioni e misure per arginare l’attuale situazione socio-economica e politica dell’intero continente. E se nei luoghi decisionali della capitale belga continuano gli incontri tra i capi di governo europei e le istituzioni, a pochi metri di distanza, all’Espace della Banca Monte Paschi Belgio, al V Forum Qualivita sulla qualità alimentare si è discusso di come concretamente l’Europa può e deve guardare al suo futuro economico, sociale e politico.
Nessuna discussione di tipo finanziario. Qualità e agricoltura sono stati gli items degli interventi degli esponenti del settore agroalimentare europeo e mondiale. Un settore, quello agricolo, ed un elemento, quello della qualità, su cui l’economia europea deve continuare a puntare attraverso politiche ed azioni più incisive. Soprattutto con una Pac che guardi con maggiore attenzione alle Indicazioni Geografiche. La richiesta che è emersa dai principali stakeliolder dei paesi più coinvolti nelle politiche di qualità – Italia, Spagna, Francia – è l’esigenza della creazione di un’Agenzia europea per la qualità che abbia la funzione di promuovere e coordinare l’attività dei soggetti implicati nella filiera, per agevolarne e favorirne i risultati, sia in termini di export ma soprattutto per dare più consapevolezza ai consumatori europei.
Summit italiano sulla riforma della Pac
ITALIA – Summit italiano sulla riforma della Pac (politica agricola comune). Nei giorni scorsi il neo Ministro Catania si è incontrato con il Commissario europeo all’agricoltura, Dacian Ciolos e il Presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro per discutere della Pac. Incontro interlocutorio anche perché le distanze fra le richieste italiane e la proposta dei commissario sembrano ancora molto lontane. L’Italia rischia infatti di rimetterci molti soldi se la politica rimane così come è.
Un orto di 40mila mq sopra un grattacielo
USA – Brooklyn Grange. Cosi si chiama l’iniziativa tutta americana di creare un vivaio sul tetto di un grattacielo nel Queens (New York), che oggi è diventato un vero e proprio orto di ben 40.000 metri quadrati. Oltre ad assicurare prodotti biologici al 100%, l’orto sul grattacielo del Queens rifornisce tutti i ristoranti della zona ed è divenuto un punto di riferimento per i cittadini, che lo vivono e lo utilizzano anche come un luogo in cui organizzare eventi culturali, didattici e ricreativi.
Arriva «Food Force» iI videogioco che educa
MONDO DIGITAL – Dopo la prima edizione lanciata nel 2005, è arrivata la nuova versione di «Food Force», un videogioco voluto dal Programma alimentare mondiale (Pam), per educare – soprattutto bambini e ragazzi – sulle tematiche legate al cibo ed in particolare alla lotta contro la fame. II gioco, che ora è anche un’applicazione disponibile su Facebook, ha anche un importante risvolto concreto in quanto il denaro speso dai giocatori verrà destinato ai programmi di alimentazione scolastica del World Food Programme.