Italia Oggi
Affrontare con pacatezza, dati scientifici alla mano, la questione se sia opportuno o meno autorizzare la coltivazione di sementi geneticamente modificate in Italia è difficile. Ci è voluto l’intervento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, per far ritornare sotto traccia l’attività di lobbying degli schieramenti contrapposti. La task force appositamente nominata dall’Efsa, in un parere preliminare rilasciato la scorsa settimana, è giunta alla conclusione che lo studio del gruppo di ricercatori coordinato dal biologo molecolare francese Gilles Erie Seralini, che teorizzava la tossicità del mais NK603 della Monsanto (tollerante all’erbicida Roundup) e del Roundup in sé, non ha una qualità scientifica tale da consentire di considerarlo valido ai fini d’una valutazione del rischio.