ItaliaOggi
Un unico marchio di qualità per l’olio extravergine italiano. È quanto si appresta a varare il Ministero delle politiche agricole a seguito della riunione con le associazioni agricole e le organizzazioni degli operatori, tenutasi ieri, durante la quale sono stati presentati e discussi sia la bozza di decreto ministeriale che istituisce il sistema di qualità nazionale olio extravergine di oliva (SqnOlio) ai sensi del regolamento comunitario 1974/2006 sia il relativo disciplinare di produzione. L’adesione al Sqn-Olio avrà natura prettamente volontaria. Il nuovo marchio ministeriale, di cui potranno beneficiare sia produttori privati sia consorzi, prevede che si potranno fregiare del bollino garantito dal Mipaaf solo oli con «una qualità significativamente superiore rispetto alle norme commerciali correnti».
Il disciplinare di produzione collegato prevede infatti limiti ai principali parametri molto restrittivi come per l’acidità che dovrà essere inferiore o uguale a 0,3, contro lo 0,8 di legge attuale, e i perossidi uguali e inferiori a 12, oggi sono a 20. Introdotta anche una soglia minima per i biofenoli, ovvero gli antiossidanti dell’extra vergine, che dovranno essere superiori a 200 mg/kg e per gli esteri etilici che dovranno essere inferiori ai 20 mg/kg. Si tratta di parametri e di limiti in alcuni casi ancor più restrittivi di quelli previsti da alcune Dop/Igp oliandole.