L’Arena
Edizione dedicata agli istituti che svolgono le verifiche e all`informazione. «Con la crisi aumentano frodi, sofisticazioni e quindi diventano più frequenti i controlli». Messia Beghini ha organizzato la seconda edizione del convegno «Vino e diritto», in programma venerdì 30 nella Cantina sociale di Negrar. «L`anno scorso abbiamo presentato gli organi che eseguono i controlli», ha spiegato Beghini ieri ai Palazzi Scaligeri, «ora serve coordinamento tra i soggetti, tra quelli privati come Siquria e Icqrf, Ispettorato controllo qualità repressione frodi. I produttori devono vedere nei controlli una forma di marketing: il controllo di ogni fase della produzione del vino è una certificazione di qualità». «Oggi diventa sempre più importante fornire a produttori e consumatori una corretta informazione» , ha aggiunto Biagio Morana, responsabile Icqrf di Verona, «per creare prodotti unici e di alta qualità. Un corretto utilizzo delle norme è una garanzia e un valore aggiunto per tutti e una vetrina importantissima sul mercato internazionale». Riguardo al numero di illeciti, Morana ha affermato che quelli amministrativi (dalle indicazioni sbagliate sull`etichetta, ai metodi dì produzione, alle pratiche enologiche non previste dalla normativa) rappresentano, nel Veronese, il 15% dei controlli. «Ci sono molti prodotti Igt che non corrispondono esattamente ai requisiti normativi», ha dichiarato Morana. «Questa denominazione sta prendendo sempre più piede con interessanti margini di guadagno», ha sottolineato il responsabile Icqrf, «ma si tratta di un vino non definito, la cui produzione evoca prodotti di punta quali l`Amarone ma che sono sottoposti a conti olli molto più blandi: al convegno faremo chiarezza su questa denominazione, perché è importante educare anche i consumatori».