Il «cauto ottimismo» del colosso bianco, 74mila addetti e 1810 imprese. I colpi della crisi aprono ferite più o meno profonde. La cooperazione, spina dorsale dell’economia regionale, non fa eccezione.
Il mondo ‘bianco’ di Confcooperative (74mila addetti, 1.810 imprese, 12,5 miliardi di fatturato nel 2011) traccia un preconsuntivo 2012 «cautamente ottimista – dice il presidente regionale Maurizio Gardini, numero uno anche del comparto agroalimentare nazionale (Fedagri) – anche se siamo in trincea e il 2013 non ci porterà la ripresa». La sintesi è che «nell’attuale scenario la cooperazione mostra di resistere meglio di altri alla congiuntura negativa». Il fatturato viene stimato a fine anno a un +2,4% con agroalimentare e pesca ( +3,6%) e coop sociali ( + 1,4%) in evidenza. Stazionario il volume d’affari delle imprese di produzione e lavoro ( + 0,2%), mentre mostra una pesante diminuzione quello delle cooperative di abitazione (-18,9%). Segnali positivi sul fronte dell’export, anche qui grazie all’agroalimentare (a fine anno si prevede un incremento del 10,7%) e per quelle di produzione e lavoro ( + 2,3%). Occupazione stabile, con un lieve segno più (0,4%), perché «Abbiamo tutelato l’occupazione anche in presenza di una redditività calante».
Fonte: il Resto del Carlino