Il Mondo
Uno stabilimento costato 40 milioni. Per riportare a casa la produzione di sughi, dopo decenni di partner esterni. È l’ultima scommessa accettata dal gruppo Barilla, che ha appena inaugurato una nuova fabbrica a Rubbiano, in provincia di Parma, che darà lavoro a 120 addetti. «Il nostro è un messaggio di fiducia nel futuro», spiega il presidente Guido Barilla, «andiamo avanti, andate avanti, con coraggio. Rappresenta la dimostrazione che è possibile investire sulla qualità in Italia con un`ottica internazionale». Per vendere i sughi prodotti a Rubbiano, con materie prime perlopiù italiane (il 74% del totale e il 100% di formaggio e basilico), la maggiore multinazionale agroindustriale tricolore punterà soprattutto all’estero, fino a Brasile e Cina. Con 13 mila dipendenti sparsi in 41 siti produttivi (di cui 13 in Italia), un fatturato di 3,9 miliardi, 2,5 milioni di tonnellate di export,
in oltre cento Paesi, nell’immaginario non solo italiano Barilla è il simbolo dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna, un autentico giacimento nazionale che sta dribblando anche la crisi economica e il devastante terremoto che ha colpito la regione a maggio.