L’Unione Sarda
Ancora speculazioni sulla pelle dei pastori sardi: lo denuncia la Cia con il presidente della federazione di Cagliari, Francesco Erbì, secondo il quale «i macellatori stanno facendo cartello e non pagano la carne di agnello agli allevatori, gia beffati dagli industriali del latte». «In questi giorni – attacca il dirigente della confederazione agricola – si assiste passivamente alla cronaca quotidiana della vendita degli agnelli sotto costo, che causa la rinuncia a ciò che rappresenta un importante cespite per l`economia agropastorale sarda». Il cartello, secondo la Cia,«ha lo scopo di trascinare al ribasso la quotazione media riconosciuta ai produttori, nonostante nei confronti dei consumatori si continuino a mantenere gli stessi prezzi. In questo contesto appare evidente la necessità, da parte dei pastori, di trovare altri sbocchi per le vendite affidandosi ad altri mercati». Per l`associazione di categoria, si rende quindi necessario incrementare la qualificazione delle produzioni attraverso l`Igp Agnello di Sardegna, affinché il marchio divenga l`unico soggetto di garanzia in grado di esercitare un ruolo di vigilanza con la possibilità per i pastori di spuntare qualche frazione di euro in più al chilo per gli agnelli destinati alla vendita.