Il Corriere del Sera
Un settore in cui le opportunità professionali sono in crescita? Oggi può sembrare un’utopia. Se poi si tratta di uno dei più antichi e tradizionali suona ancora più strano. Sarà l’agricoltura a trainare l’Italia e l’occupazione dei giovani nei prossimi anni? Dati e statistiche confermano questa tesi: quello agricolo è il settore che fa registrare l’aumento più elevato del numero di lavoratori dipendenti, il 10,1 per cento secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al secondo trimestre 2012. A crescere, in campagna, è sia il numero di lavoratori dipendenti (+10,1%) che di quelli indipendenti (+2,9%). Le figure professionali più ricercate spesso richiedono un alto grado di professionalità: «Tra i mestieri “tradizionali” rimangono sempre attuali trattoristi, potatori e innestatori – spiega Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale dei giovani di Coldiretti – ma il settore necessita di agronomi, laureati in lingue o esperti informatici per l’export, chimici, biologi». E il lavoro c’è anche per chi vuole intraprendere una nuova attività con iniziative innovative, come dimostra l’aumento del 4,2 per cento del numero di imprese individuali condotte da under 35 nel secondo trimestre dell’anno.
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