Il Mondo
L`alimentare esporta per oltre 11 miliardi di euro, il turismo ne vale 5,5. Crescono la meccatronica e la chimica sostenibile. E il tessile punta sui nuovi ricchi dei Brics. Anche in tempi di crisi sulla tavola delle feste trionfa il made in Piedmont, autentico prodotto anti-ciclico. Sì, perché il lombardo panettone in realtà ormai viene sfornato (in milioni di esemplari al giorno) anche nel Cuneese, a Fossano. In quello che è diventato un distretto dei dolci da forno e ricorrenza, con colossi del settore dolciario come Maina e Balocco che ormai esportano oltremanica come oltreoceano. Per non parlare dí Alba e della Ferrero, sinonimo di cioccolato nel mondo: la sua Nutella è tra i brand più riconoscibili su scala planetaria. Se l`alimentare è la punta di diamante del made in Italy, è il Piemonte a trainarlo. Parlano i numeri raccolti dall`ufficio studi di Federalimentare: nel 2011 il giro d`affari del food piemontese è stato di 11,6 miliardi con l`export che ha superato i 4 miliardi. Oltre 4 mila le attività che incidono per il 7,3% sul totale delle aziende italiane del comparto e occupano quasi 40 mila addetti.
Hashtag: #ExportAgroalimentare
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