Affari & Finanza
Il gruppo del numero uno di Unindustria e la cooperativa fino a un anno fa si contendevano clienti nel packaging di tavolette e cioccolatini. Ora uniscono le forze per dar vita a una realtà europea. È la strana alleanza. Da una parte una spa quotata in Borsa, l’Ima di Ozzano, vicino a Bologna, un colosso da 700 milioni di fatturato leader nella produzione di macchine automatiche per l’impacchettamento di farmaci, cosmetici, tè e caffè. Dall’altra una cooperativa; la Sacmi di Imola, nata nel 1919 per volontà di nove meccanici e fabbri che cercavano un modo per battere la crisi e oggi supera 1,3 miliardi di ricavi con le sue linee per ceramica e alimentari. A dividerle, poco più di 20 chilometri di via Emilia su cui fanno la spola in questi mesi i manager delle due aziende per completare il matrimonio più dolce che questi marchi storici del packaging abbiano mai conosciuto: la creazione del primo polo italiano del cioccolato, capace di produrre linee complete per la lavorazione del cacao dalla materia prima fino al cioccolatino e alla tavoletta incartata.