La Nuova Venezia
In crescita il consumo e il fatturato del radicchio. Due dati importanti emersi durante l’assemblea del Consorzio di tutela del radicchio Igp di Chioggia durante la quale è stato nominato nuovo presidente Giuseppe Boscolo Palo, ex presidente dell’Ortomercato di Brondolo. Accanto a lui nel cda cinque produttori (Boscolo Bacchetto, Boscolo Nale, Boscarato, Ferro, Garbin) e tre confezionatori (Cesare Bellò di Opo Veneto, Giancarlo Boscolo Sesillo di Op Valle Padana e ROberno Pavan di Pevianifrutta). Il marchio Igp che riconosce le proprietà uniche del radiochiodi Chioggia esiste da qualche tempo, ma il consorzio di tutela, nato allo scopo di valorizzare appieno il marchio, stenta a decollare. Nel frattempo il radicchio di Chioggia subisce la concorrenza delle coltivazioni prodotte altrove con seme ibrido. «Abbiamo davanti una sfida importante», spiega Palo, «il radicchio di Chioggia è la varietà più coltivata in Italia e nel mondo. Ci sono ancora ampi margini di azione perché sono in crescita sia il trend dei consumi che quello del fatturato, va però valorizzato il legame unico con il territorio.