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C’è, immancabile, lo spazio per il cake design, ormai sembra che non se ne possa più fare a meno. C’è il campione mondiale dei prosciutti, ma è spagnolo (Joselito, e chi altri se no), e comunque non manca nemmeno il San Daniele. C’è il re dei “krumiri”, e c’è il leggendario caviale iraniano. Ci sono i panettoni e le colombe sfornati dalla pasticceria del carcere di Padova, e diventati un “culi” non solo per la… denominazione d’origine. Ci sono le mille e mille botteghe di un po’ tutta Italia, chi fa biscotti chi invece salumi, chi pesca e lavora le trote chi sforna il pane: l’aspetto più bello, più sano e vivaddio più saporito di un paese che è ricchissimo di gioie, di chicche e di gemme, ma che non ha mai imparato a fare “squadra” per spandere nel mondo una sci di profumi e gusti ineguagliabili. Questa “corona” a cui si legano come atomi golosi anche tanti prodotti che arrivano da oltre confine è la passerella di Taste, rito che si ripete per l’ottava volta dal 9 all’11 marzo alla Leopolda.