La Repubblica Napoli
Tonda come una bomba, la mozzarella fa esplodere l’ultima polemica. La Campania contro il governo che se ne va. «Siamo condannati a morte, da luglio non uno dei nostri 110 caseifici può sopravvivere alla nuova norma», urla il “Consorzio”. La norma fu votata contro i rischi di frode. La firma dell’ex ministro Luca Zaia, oggi governatore leghista del Veneto, sostiene il sospetto che sia un tranello del Nord al Sud. Un altro ministro, il tecnico Mario Catania, interverrà oggi per chiarire i dubbi, veri o finti di un settore dall’immagine un po’ appannata. L’ultima idea è svanita nelle ultime ore. Bloccare per protesta le processioni della Settimana Santa. Qualche anno fa ebbe successo la lenta sfilata degli allevatori: sette chilometri di trattori, un pellegrinaggio tra suppliche e minacce fino al Tempio di Casapesenna, dove oltre ai santi prometteva grazie dal palco l’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. I produttori del “Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop”, stavolta sono però soli nella rivolta. Favorevoli alla norma invece gli allevatori, finora penalizzati dalla illecita concorrenza delle fattorie del Nord, ma anche di Romania, Estonia, Lituania. Come raccontano le duemila pagine sulla “Bufala Connection” scritte dai Nas con i pm antimafia Giovanni Gonzo, Maurizio Ciurmino e Alessandro D’Alessio.