Gazzetta di Reggio
Dante Bigi, titolare della Nuova Castelli, giura che non metterà a stagionare formaggio straniero nel nuovo mega-magazzino di San Martino in Rio. Nè vi è chi dubiti della volontà e della capacità del Consorzio di tutelare il Parmigiano Reggiano DOP dalle imitazioni e dalle contraffazioni. Il problema però esiste ed è sempre più grave. Coldiretti, che si oppone alla realizzazione del grande centro di stagionatura, sottolinea che negli ultimi dieci anni sono aumentate dell’88% le importazioni legali di formaggi simili al parmigiano-reggiano e al grana padano. I prodotti con etichette ingannevoli, come il Parmesan, sono banditi dall’Unione Europea, ma tutti gli altri vi possono circolare liberamente. Il Corriere della Sera, riportando ieri l’allarme di Coldiretti, riferiva che le imitazioni delle nostre specialità casearie Dop provengono soprattutto dalla Germania (8,3 milioni di chili) e dalla Repubblica ceca (8,1 milioni), mentre sono in forte crescita gli acquisti dall’Ungheria, che con 2,7 milioni di chili copre il 10%o delle nostre importazioni. Il complessivo incremento dipende soprattutto dalla crisi economica, che spinge i consumatori italiani verso formaggi di peggiore qualità ma meno costosi.
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