Il Messaggero
E’ favorevole il sindaco di Amaseno, Giannantonio Boni, alla separazione di produzioni DOP e non DOP della mozzarella di bufala decise dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Una misura presa a tutela del prodotto e dei consumatori, contro possibili frodi. «Se al posto di latte bufalino della zona DOP si usasse latte di altre origini geografiche ed animali, si prefigurerebbe un imbroglio a danno dei consumatori, una truffa in commercio, e sicuramente un danno economico per i produttori di latte – il pensiero di Boni, presidente anche del Comitato promotore della costituenda OP di latte di bufala campana mediterranea – Per i trasformatori, invece, maggiori guadagni almeno fino a quando i fruitori ultimi della delizia casearia non si rendessero conto del raggiro. A quel punto a soffrirne, sarebbero gli allevatori di bufale e i consumatori che dovrebbero ripiegare su un prodotto generico senza patria né dignità regale di mozzarella campana DOP.