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Pasqua difficile, tra la flessione delle vendite di uova di cioccolato e colombe e il sequestro, da parte dei carabinieri del Nas di Livorno, di alcune centinaia di dolci pasquali etichettati in modo da frodare i clienti.
Ovverosia indicando l’uso di “miele italiano” mentre in realtà il miele utilizzato sarebbe di provenienza bulgara. Gli investigatori posti a tutela del la sicurezza degli alimenti e della salute dei consumatori si sono concentrati su un panificio della provincia di Pisa. L’azienda in questione, infatti, ha prodotto e poi distribuito centinaia di confezioni di “Schiacciate di Pasqua” (dolce toscano tipico del periodo) indicando per l’appunto nell’etichettatura la presenza – tra gli ingredienti – di “miele italiano”.
I carabinieri del Nucleo livornese, invece, avrebbero accertato che i dolci erano stati preparati con miele raccolto nel Paese balcanico.