Il Sole 24 Ore
Gli italiani ci pensano due volte prima di comprare un nuovo paio di scarpe. I francesi rinviano l’acquisto dell’auto. Gli spagnoli, scottati dallo scoppio della bolla immobiliare, non rinnovano le attrezzature per la casa. In Grecia l’emergenza continua e si risparmia persino sui medicinali. C’è un malessere che accomunai cittadini d’Europa, che diventano sempre più poveri, con un tasso di disoccupazione senza precedenti. Lo raccontano i dati sui consumi dell’area euro che hanno consacrato il 2012 come annus horribilis. Se si aggiungono gli indicatori sulla fiducia ai minimi storici e le vendite al dettaglio, le prospettive non sono rosee nemmeno per il futuro: per la Bce, infatti, la spesa per i consumi resterà debole nell’area euro anche nei prossimi mesi e secondo la Commissione Ue bisognerà aspettare il 2014 per avere una timida inversione di tendenza.