La Repubblica
Anche le bufale non sono più quelle di una volta. Nolfgang Goethe, arrivato da queste parti nel 1787, le vide immerse nelle paludie scrisse che avevano “aspetto di ippopotami dagli occhi iniettati di sangue”. Precisò di essere spaventato dalloro” sguardo truce”. Tomasse adesso, ilpoetatedesco, vedrebbe centinaia di queste bufale, infila come aunamensa aziendale, impegnate a nutrirsi eli insilato dimais e fieno e a fare gli occhi dolci a chiportaloro il cibo quotidiano. L’uomo un tempo le usava pertrainare carri e aratriinzone paludose olefacevanuotare nelfiume Sele perché mangiassero l’erba degli argini. Adesso non le fa più lavorare: debbono solo produrre ogni giorno unlatte buono perla grande «fabbrica di mozzarelle» che circonda Paestum, antica città della Magna Grecia. E proprio qui, dal 6 all’ 8 maggio, arriveranno chef e appassionati da tutta Italia per “Le Strade della Mozzarella”, evento organizzato da Albert Sapere e Barbara Guerra: 3 giorni di incontri e degustazioni dedicati all’oro bianco della Campania.
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