Il Mattino
Si mangia di meno e si compra di più nei discount (nell’ultimo anno questa tendenza è aumentata di nove punti percentuali). A discapito di quantità e qualità degli acquisti. Consumi in picchiata. E ancora: oltre a cambiare abitudini alimentari (anche il biologico ora lo si va a comprare dove costa meno) si tagliano pure le spese perla salute, sacrificando visite mediche, analisi cliniche e radiografie, e mantenendo solo quelle per i medicinali necessari. E una spending review impietosa, la fotografia di un Paese che tira la cinghia e che fa i conti con i morsi della recessione economica. I cui picchi massimi sono al Sud (dal 65% al 73% nel 2012 rispetto al 2011). Resta colpita soprattutto quella fascia di popolazione meno abbiente (si calcola che più di 7 famiglie su 10 facciano ricorso alla spesa nei «low «cost») ma che coincincerebbe a trascinare in un circolo vizioso, ed è questo un altro timore diffuso, anche il ceto medio.