Corriere delle Alpi
C’è una squadra di tecnici e periti che sta cercando di capire cosa sia accaduto nel magazzino di stagionatura di proprietà di Lattebusche a San Pietro in Gù, in provincia di Padova. Per adesso resta il danno potenzialmente quantificato in qualche milione di euro: novemila forme di grana padano coinvolte nel cedimento degli scaffali destinati ad accogliere le forme del pregiato formaggio da tavola che in questi ultimi anni ha contribuito a fare la fortuna dei conti della cooperativa. Tante si sono rotte e di fatto sono perse per la futura vendita, altre si presentano ancora intere, ma solo un’attenta analisi potrà dire se non hanno subito danni che ne pregiudicano il processo di stagionatura. L’incidente risale alla domenica pomeriggio di due settimane fa e da allora è cominciata una corsa contro il tempo per limitare i danni. Lattebusche ha chiesto l’intervento di una delle aziende che l’anno scorso è intervenuta in Emilia per bonificare i magazzini dei produttori di parmigiano reggiano andato distrutto nei crolli avvenuti a causa del terremoto.
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