Provincia di Cremona
L’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava pensa ad un protocollo da mettere a punto in vista di Expo 2015, come base perla tutela condivisa in ambito internazionale dei prodotti agroalimentari di qualità; mentre il presidente Cesare Baldrighi e il direttore generale Stefano Berni puntano sull’incontro – promesso per l’inizio di giugno – con il ministro Nunzia De Girolamo, per ottenere un provvedimento che vincoli la grande distribuzione ad una maggior attenzione (quantomeno evitando la sistematica, ‘maliziosa’ compresenza sui medesimi scaffali di prodotti dop e similari). Si cercherà di combattere anche così la dilagante, e certo non casuale confusione orchestrata ai danni del consumatore sul terreno strategico del food di qualità, protagonista dell’incontro promosso a TuttoFood dal Consorzio di Tutela Grana Padano. Una ricerca commissionata all’Università del Piemonte Orientale ha confermato – dati alla mano – che «nei negozi e nei supermercati è in forte e continua crescita la presenza di prodotti che per aspetto, presentazione e packaging sembrano uguali a quelli Dop, ma che nulla hanno a che vedere con il livello quali tativo degli stessi. La confusione causata dai generi alimentari `similari’, di ignota provenienza e in vendita sugli scaffali al fianco di eccellenze come Grana Padano – ha detto Baldrighi penalizza in modo pesante i consumatori, il made in Italy e le aziende produttrici. Un danno che, solo per il Grana Padano, vale un miliardo di euro: 700 milioni all’estero e 300 in Italia.
20130522_La_provincia.pdf