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Chi dice Siena dice panforte. E ricciarelli. Sempre di moda. Non c’è temperatura estiva che abbassi lo share di questi dolci secolari nel gradimento dei turisti di ogni latitudine. Entrambi sono adesso nell’olimpo delle eccellenze alimentari italiane grazie alla certificazione IGP (indicazione geografica protetta) riconosciuta in via definitiva anche per il panforte con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Un successo per il comparto dolciario della città del Palio che con questa seconda registrazione tre anni dopo quella del ricciarello di Siena avvenuta nel marzo 2010 – ottiene un primato nazionale assoluto. «Non esistono infatti per l’Italia altri dolci certificati UE», evidenzia la Fondazione Qualivita che si è battuta per anni
a fianco di Provincia, Comune, Camera di Commercio e Comitato per l’IGP al fine di ottenere l’ambito riconoscimento. Scorza di arancio candita, caramello, mandorle, farina, zucchero e spezie, più cedro e melone, sempre canditi: ecco ad esempio gli ingredienti doc del panpepato. «Il panforte di Siena dopo otto secoli viene registrato», sottolinea con orgoglio Corsino Corsini, deus ex machina dell’Igp numero 250 per il nostro Paese. Un made in Italy d’eccellenza che può trovare spazi importanti sul mercato.