Giornale
Migliaia di tonnellate di mais, soia, panello, olio di colza, provenienti da Ucraina, India, Turchia, spacciati come «bio» ma contaminati daunpesticida molto pericoloso che danneggia la salute umana e animale; organismi di certificazione senza scrupoli che falsificano le analisi chimiche per dichiarare «bio» prodotti quasi tossici. Un giro d’affari internazionale di milioni di euro in mano a criminali senza scrupoli. Benvenuti nel lato oscuro del biologico che attira un italiano su due quando si trova davanti al carrello della spesa. Benvenuti nel mercato delle frodi alimentari che arricchisce chi specula sulla salute. Incurante della gente che si intossica, compreso bambini, persone allergiche o malate. La gente purtroppo é indifesa contro i falsari degli alimenti. Noi ci illudiamo di comprare al supermercato pasta, riso e tanti altriprodotti biologici ma avolte spendiamo soltanto di più per mangiare alimenti persino malsani. Conforta il fatto che i controlli spesso acciuffano i truffatori. Com’è accaduto nell’operazione «Green war» condotta dalla guardia di finanza di Pesaro e l’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole. Le indagini hanno scoperto unamaxifrode alimentare molto pericolosa: ieri sono state sequestrate in diverse aziende bio di Cremona, Brescia e Pesaro, ben ottocento tonnellate di semi di soiaprovenientidall’India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati daunpesticidamolto tossico, il «clormequat», cioè cloruro di clorocolina che può provocare nausea, vomito, mal di testa. Ma questa è solo l’ultima tranche dell’inchiesta che ha già bloccato 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana.
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