Messaggero
L’arte della cucina ha, come ogni disciplina, delle regole ferree che vanno rispettate e seguite attentamente. Una di queste riguarda il prosciutto crudo.
Questa eccellenza, inimitabile e variegata, che rappresenta territori lontani fra loro (da Parma a San Daniele fino a Montagnana e Saint Marcel) non deve essere mai cucinato, pena la perdita dei profumi e dei sapori.
Ma si sa, la differenza fra un cuoco e uno chef sta nel coraggio di osare, nel cercare abbinamenti impensabili, nello sperimentare metodi di cottura inediti, nel saper stupire con un piatto.
Ed è quello che ha fatto Emanuele Scarello, 2 stelle Michelin, past-president dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe e patron del ristorante Agli Amici di Udine.
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