Secolo XIX
Una buona notizia per ristoratori e focacciai, una “fregatura” (così la definiscono) per allevatori e caseifici. L’igp della focaccia col formaggio, così come è stata definita dalla Gazzetta Ufficiale Europea a seguito della fine del lungo iter in commissione Ue, non prevede alcuno degli obblighi che inzialmente avevano fatto del caso Recco un’iniziativa capace di esaltare e proteggere più prodotti del territorio: la focaccia, naturalmente, ma anche l’olio extravergine ligure e il latte prodotto nelle vallate della Liguria (in particolare Val Polcevera e Aveto). La commissione ha prima depennato l’obbligo di usare l’olio made in Liguria, già un paio di anni fa, e poi da ultimo e a sorpresa anche il latte ligure. In poche parole il formaggio che servirà a guarnire il piatto simbolo della cucina di Recco potrà arrivare dalla Bulgaria
o dall’Irlanda, dalla Romania o dalla Germania.