Corriere dell’Alto Adige
Portare, in due o tre anni, la produzione altoatesina totale dello speck Igp (Indicazione geografica protetta) dal 38% al 50%0, coinvolgendo nel Consorzio tutela speck Alto Adige il maggir numero di produttori locali. E questo l’obiettivo espresso ieri dal presidente e dal direttore del Consorzio, Andreas Maser e Michael Desaler, durante la colazione estiva organizzata dall’Eos della Camera di commercio. La tendenza è migliorare la produzione qualitativa e non quantitativa, dato che l’andamento generale dello speck nel mercato italiano è in rialzo dell’1,6% per il volume e del 2% per il valore, nonostante il drastico calo registrato dalla salumeria tra aprile 2012 e aprile 2013 che si aggira intorno al -3% per il volume e al -2% per il valore.