Il Sole 24 ore
Pasta italiana trascinata dall’export. L’anno scorso le esportazioni hanno fatto un balzo del 7% a circa 2 miliardi, con punte del +60% in Cina e del +32% in Ucraina. L’export finora ha salvato i pastifici italiani colpiti dallo scivolone della domanda interna e che è proseguito anche nel primo semestre dell’anno: il tonfo delle vendite è del 2% a valore. “Nonostante la generale caduta dei consumi-osserva Paolo Barilla,presidente di Aidepi, l’ associazione dei produttori di pasta e dolciari-le aziende italiane hanno dimostrato grande capacità di reazione, di trovare uno spazio in cui innovare e crescere”. Nel 2012 la produzione ha raggiunto i 4,6 miliardi (3,32 milioni di tonnellate) con un export di 1,94 miliardi (+6,8 a valore e +1,8 a volume). Il 73% delle esportazioni è finito nei piatti dei consumatori europei, il 13% in quello dei nordamericani e il 14% nel resto del mondo. Solo il 2% è stato consumato in Asia ma si tratta di avviare un poderoso cambiamento culturale delle abitudini alimentari.