Il Sole 24 Ore
Il piano dei controlli introdotto per il Sistema di qualità nazionale relativo all’olio d’oliva sarà complementare ai controlli già esistenti visto che sono escluse dallo stesso decreto che istituisce il disciplinare duplicazioni. Mentre viene previsto che le attività di promozione e informazione non devono in alcun modo ingenerare nel consumatore confusione con le denominazioni già riconosciute. Il testo di decreto istitutivo del Sistema di qualità nazionale definisce quindi una chiara linea di demarcazione fra la nuova categoria dell’extravergine di alta qualità e gli oli DOP e IGP già riconosciuti. Il decreto infatti punta a definire regole chiare per la convivenza fra le diverse categorie garantendo la non sovrapposizione.
Per questo, ad esempio, viene previsto che chi si è già assoggettato a controlli e quindi a una certificazione non dovrà sostenerne altri per rientrare nel Sistema di qualità nazionale. Allo stesso modo chi già opera in un ambito Dop e ovviamente dopo aver dimostrato la rispondenza ai requisiti potrà automaticamente rientrare nel Sqn limitandosi ad apporre in etichetta la dicitura “Alta qualità”. «Il sistema di qualità nazionale – si legge nel testo del decreto – prevede inol tre un disciplinare unico, un piano di controllo che ne verifichi l’applicazione (l’organismo di controllo è scelto dall’operatori e resta in carica tra un minimo di un anno e un massimo di 4), la rispondenza agli sbocchi di mercato attuali o prevedibili e garantisce il diritto di accesso ai produttori interessati e la trasparenza e rintracciabilità dei prodotti». Il Mipaaf istituirà un albo degli operatori aderenti al Sqn-olio.