Corriere delle Alpi
Si preannuncia una grande annata per il fagiolo dopo il disastro della scorsa stagione in cui il raccolto è stato falcidiato da gravi parassitosi e da un meteo particolarmente avverso. I guai sono alle spalle, il consorzio è cresciuto ancora, arrivando a circa 140 soci coltivatori, e splende il sole che sta facendo crescere le piante. «Per il momento promettono bene», dice la presidente del consorzio di tutela del Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP Tiziana Penco, «anche se non vorrei parlare troppo presto. È lunga fino a settembre». Passato un mese dalla semina, quando mancano sessanta giorni alla festa che celebra il legume re dell’altopiano, richiamando migliaia di visitatori, «se il clima continua così, dovremmo arrivare tranquillamente all’appuntamento con il prodotto a disposizione. Quest’anno i soci sono scrupolosi come mai prima, hanno percepito la gravità della situazione del 2012 e si sono responsabilizzati », prosegue Tiziana Penco. «Non è stato facile gestire l’emergenza davanti alla malattia che non si era mai manifestata così cruenta, ma è stato fatto un grande lavoro di analisi e studio per prendere le adeguate contromisure e alla fine c’è soddisfazione da parte del consorzio, perché il messaggio è arrivato. I produttori sono molto attenti, in tanti hanno inviato a Veneto agricoltura foto di foglie sospette, che erano solo ingiallite e si è dimostrato niente di grave. Problemi di virosi non ce ne sono, assolutamente, e non si sono visti particolari afidi alati».
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