La Repubblica
Quindicimila vasetti di pesto da ritirare. Anche se finora non tutto il lotto, potenzialmente contaminato dal botulino, è tornato alla’Bruzzone e Ferrari”. Le confezioni, prodotte a Prà, sono finite con altri marchi sugli scaffali delle più importanti catene della distribuzione: Eataly, Coop, Carrefour, Ekom, Conad. Vasetti a rischio, anche se l’assessore alla Sanità, nel giorno in cui gli ospedali, ancora ieri, sono stati presi d’assalto dallapsicosibotulinica, assicura che nessuno presenta avvelenamento, e le analisi dell’Istituto Superiore della Sanità escludono la presenza della tossina. Un lotto di 14.872 vasetti, ciascuno da 90 grammi di pesto, da ieri quasi tutti bloccati alla vendita e invia di ritiro da parte della “Bruzzone e Ferrari” , la ditta di Prà che lo produce e che durante i controlli di autotutela ha scoperto la presenza dispore el’ha segnalata alla Asl, seppure le prime analisi compiute dall’Istituto Superiore della Sanità entro le 24 ore escludano la presenza della tossina nel sangue e nelle feci del centinaio di pazienti che tra sabato e ieri hanno preso d’assalto gli ospedali della città, ma anche quelli di La Spezia, Imperia e di altri nel Nord Ovest.